1° libro da 0 a 2 anni - Contrassegnati dal senso e dai bisogni puramente fisici
Educazione fisica o dei sensi
Educazione dalla nascita e fino a quando il bambino comincia ad avere coscienza di sé e a parlare - Infanzia
Tutto esce buono dalle mani dell'Autore delle cose, tutto degenera nelle mani dell'uomo.Rousseau immagina che Emilio, orfano dei genitori, privo di fratelli o serelle o compagni, venga allevato in campagna, a contatto con la natura, lontano dalla città.
Incomincia a parlare dell'educazione fisica (come Locke) sostenendo il metodo dell'indurimento fisico.
Tutte le malvagità provengono da debolezze.
Un bambino è cattivo perchè è debole; rendetelo forte e sarà buono.Egli vuole che l'educatore, lasci al neonato la massima libertà di movimento, intervenendo solo in caso di estrema necessità.
Il neonato dovrà essere posto in una culla ampia e dovrà essere libero da impacci (fasce) per potersi muovere liberamente e irrobustirsi.
I primi doni che il bambino riceve da noi sono le catene; le prime cure che ha, sono torture.Le madri devono allattare i loro figli, perchè solo una madre può sentire tenerezza materna.
Si degnino le madri di nutrire i loro figli e i costumi si riformeranno da soli, i sentimenti della natura si sveglieranno in tutti i cuori, lo Stato si ripopolerà.Il padre deve essere il vero precettore dei suoi figli.
Un padre, quando genera e alleva i figli, non adempie che alla terza parte del suo compito.Egli deve dare alla sua specie degli uomini, alla società degli uomini socievoli, allo Stato dei cittadini.Le prime conoscenze provengono dall'esperienza mediante i senti (come Locke e Condillac).
Prima di parlare, prima di capire, il bambino si istruisce già.L'esperienza previene le lezioni.Le abitudini sono da evitare, poichè aggiungono nuovi bisogni a quelli della natura.
La sola abitudine che il bambino dovrebbe contrarre è quella di non contrarne nessuna.Le prime voci del bambino sono il lamento e il pianto, egli sente i bisogni e non può soddisfarli.
I primi pianti del bambino sono preghiere, ma se non si fa attenzione diventeranno ordini.
Il linguaggio dei bambini è una conquista spontanea e personale, ed è con il passare del tempo che si potranno correggere gli errori.
Essi hanno per così dire, una grammatica propria della loro età, di cui la sintassi ha regole più generali della nostra.Non bisogna avere, fretta, poichè tale premura produce un effetto contrario a quello voluto.
Limitate quanto più possibile il vocabolario del fanciullo, poichè è un grande inconveniente che egli possegga più vocaboli che idee, che sappia dire più cose che non ne possa pensare.2° libro da 3 a 12 anni - Contrassegnati ancora dal senso e dai bisogni fisici
Educazione fisica o dei sensi
Non è in grado di ragionare e non ha nessuna capacità fantastica (se mancano fantasia e immaginazione il bambino non può giocare, non può ascoltare storie perchè non le capirebbe e gli mancherebbe il ragionamento astratto.
L'educazione negativa consiste non già nell'insegnare la virtù e la verità, ma nel difendere il cuore dal vizio e la mente dall'errore.Educazione positiva è quella che tende a formare lo spirito prima del tempo e a dare al fanciullo la conoscenza dei doveri dell'uomo (anticipa le nozioni).
Educazione negativa consiste nell'allontanare dall'educando le cause del male e dell'errore (società corrotta) che potrebbero turbare lo spontaneo sviluppo delle facoltà del fanciullo (dà le nozioni a mano a mano che lo sviluppo del fanciullo lo richiede).
L'alunno deve credere di essere il padrone.
E' certo che il bambino deve fare quello che vuole; ma deve volere solo quello che voi volete che faccia.
Voi potrete studiarlo e preparare intorno a lui tutte le lezioni che volete fargli, senza che egli pensi di ricerverne alcuna, anche perchè l'educando non potrebbe ancora comprendere l'autorità dell'educatore.
Ch'egli senta per tempo sulla testa altera il duro giogo che la natura impone all'uomo, il pesante giogo della necessità.
E' nella natura dell'uomo sottoporre pazientemente la necessità delle cose, ma non la cattiva volontà altrui.Anche i premi e i castighi non avranno ragione di essere, ma saranno soltanto le conseguenze o le reazioni naturali delle cattive azioni.
Non infliggete al bambino nessuna punizione, perchè egli non sa cosa sia essere colpevole.
Il bambino rompe le finestre della camera: lasciate che il vento soffi su di lui notte e giorno senza preoccuparvi dei raffreddori.Rousseau rileva l'impossibilità di impartire al bambino, che in questo periodo è ancora incapace di immaginare e ragionare, qualunque istruzione fondata sulla fantasia (miti, leggende, etc.) sulla ragione (geografia, storia, etc.).
Il bambino non deve sapere fino a dodici anni che cosa sia un libro.
Io tolgo ai fanciulli gli strumenti della loro massima infelicità, cioè i libri.
La lettura è il flagello dell'infanzia, eppure è quasi l'unica occupazione che le si sa dare.E' necessario che il bambino esterni le sue energie fisiche e spirituali attraverso l'azione e il gioco, che egli abbia a muoversi e a giocare.
Ciò renderà sano e robusto il corpo e saggio e ragionevole lo spirito, obbligando il fanciullo a osservare molte cose, che gli faranno acquistare una grande esperienza.
Se volete coltivare l'intelligenza, coltivate le forze che essa deve governare.Vi è una ragione sensitiva, che serve di base alla ragione intellettiva.
I nostri primi maestri di filosofia sono i nostri piedi, le nostre mani, i nostri occhi.
Io insegno al mio alunno l'arte di essere ignorante.La ragione sensitiva si sviluppa mediante l'educazione dei sensi.
Speciali cure si dovranno avere nell'educazione del tatto (muoversi speditamente nel buio, come fanno i ciechi), della vista (imparare a valutare le distanze, a distinguere gli oggetti, a disegnare dal vero, etc.), dell'udito (imparare a parlare in modo uniforme e chiaro).
Il suo aspetto, il suo comportamento, il suo contegno annunciano la sicurezza e il buon umore: la salute brilla sul suo volto.
Egli ha l'aria aperta e franca, ma senza insolenza né vanità.3° libro da 13 a 15 anni - Contrassegnati dalla ragione - Preadolescenza
Educazione intellettuale
Esso svolge il concetto di una educazione diretta e positiva, perchè, essendo il fanciullo capace di ragionare, può subire maggiormente l'ascendente dell'educatore.
Egli, tra le infinite conoscenze, sceglierà quelle che corrispondono a un vero interesse del fanciullo.
L'educatore porterà l'alunno, gradatamente, dagli oggetti sensibili a quelli intellettuali, senza far uso dei libri, ma mediante suggestioni, che desteranno in lui la curiosità.
Nelle prime operazioni dello spirito, i sensi siano sempre la sua guida.
Nessun altro libro che il mondo; nessun'altra istruzione che i fatti.
Il fanciullo che legge, non pensa, non si istruisce, impara solo delle parole.La geografia l'imparerà non sulle carte, ma le costruirà lui stesso.
Il primo e per lungo tempo l'unico libro, che l'allievo leggerà, sarà il Robinson Crosue dell'inglese Daniele Defoe (trattato di educazione naturale).
L'allievo dovrà riconoscere l'utilità del lavoro, per la sua sicurezza, la sua conservazione e il suo benessere.
- Formare il giudizio
- Imparare un mestiere manuale
- Inizia l'istruzione di Emilio
- Il precettore deve far nascere l'interesse nel discente
- La scuola non deve imporre, ma deve agire sull'ambiente in modo che l'ambiente (indirettamente) sia preparato
- La storia è esclusa, entrerà nell'insegnamento a 16 anni.
4° libro da 16 a 20 anni - Contrassegnati dal sentimento - Adolescenza
Educazione morale, religiosa ed estetica
Questa fase è la più critica, perchè, col sorgere delle passioni, segna il passaggio dal mondo fisico al mondo morale, dovrà rispettare il libero sviluppo della natura umana.
Le passioni naturali non si dovranno reprimere, perchè esse sono i principali fattori della nostra conservazione.
La sorgente di tutte le passioni è "l'amore di sé", una specie di istinto di conservazione, che ci fa amare tutto ciò che ci conserva.
Questo amore di sé, finchè il fanciullo era un essere fisico, si volgeva soltanto verso le cose; ma ora da adlescente, sente il bisogno di una compagna ed entra in contatto con la società, questo amore si volge verso gli uomini.
Si trasforma a poco a poco in amore per il prossimo, amicizia perchè ama coloro che gli sono utili e pietà perchè prova compassione delle comuni miserie.
L'educatore, in questo periodo, dovrà impedire che tali passioni, non si corrompano a contatto con la società e avvierà l'adolescente allo studio della storia, che farà conoscere gli uomini a distanza, senza il pericolo di subirne l'influenza.
Utilizzerà anche delle favole, che si ricordano facilmente.
Infine, l'educatore porterà il suo allievo a vivere nel mondo, in modo che pratichi le virtù sociali e ami sempre di più l'umanità.
Verso i 18 anni avrà inizio l'educazione religiosa.
Rousseau ricorre, alla Professione di fede del Vicario savoiardo, che espone i principi della religione naturale e si fonda sull'ordine del mondo e sul sentimento che ne deriva, la credenza di un Dio creatore e provvidenziale (deismo) e nella libertà e immortalità dell'anima umana.
Sulla religione naturale e non sulla ragione si fonda la coscienza morale (vita del sentimento), che è la voce di Dio in noi.
Ultima sarà l'educazione estetica, che consisterà nel giudicare ciò che piace o dispiace.
L'educatore fornirà all'allievo libri dilettevoli, lo condurrà a teatro e gli farà coltivare le lingue dei poeti: il latino, il greco e l'italiano.
N.B. Insegnare la storia, perchè prima non l'avrebbe capita.
Il ragazzo sente nascere la voglia di socializzare con gli altri.
5° libro - Educazione femminile
La donna è uguale all'uomo in tutto ciò che riguarda la specie; ed è diversa da lui in tutto ciò che riguarda il sesso.
E' fatta specialmente per piacere all'uomo e quindi deve ricevere una educazione diversa.
Infatti, fin dalla nascita, si compiace di abbigliarsi e quindi sviluppa la grazia e non la forza; preferisce giocare con le bambole; deve saper governare una casa, tagliare e cucire, intendersi di cucina, conoscere i prezzi e la qualità delle derrate.
Prima ancora di saper leggere e scrivere, dovrà imparare a contare e a non rimanere mai nell'ozio; dovrà imparare a cantare e a danzare per essere poi felice e spensierata.
Una donna istruita è il flagello di suo marito, dei suoi figli, della sua famiglia, dei suoi servi.
Essendo dotata di una ragione pratica, la dnna dovrà ricevere l'educazione religiosa prima dei maschi.
La religione che le sarà impartita è quella della madre e ogni donna quella di suo marito.
Edited by marî - 12/11/2017, 18:39