Il Millennio a.C. - Invasione di popoli nella Grecia- Eoli - Si stabiliscono in Tessaglia e in Beozia
- Ioni - Si insediano in Attica e nell'isola di Eubea
- Achei - Si stanziano a est, nel Peloponneso.
3000-1600 a.C. - Sviluppo Civiltà Minoica1600-1400 a.C. - Apogeo (culmine) Civiltà MinoicaOscure origini, livello sociale, artistico e architettonico superiore alle aree circostanti.
Posizione ottima per i traffici marittimi del Mediterraneo Orientale.
Principali fonti di ricchezza: metallurgia, orificeria, artigianato tessile e ceramica.
Talassocrazia (mare + potere) = Predominio economico e controllo del Mare Egeo.
Minosse (Re di Cnosso) unificò Creta, liberò il Mare Egeo dai pirati e richiese per questa sua azione alle popolazioni delle riviere ingenti tributi.
1700 a.C. - Origini della Civiltà Micenea ed espansione colonniale1400 A. C. - Crollo della Civiltà CreteseL'Isola di Creta venne conquistata dagli Achei (civiltà Micenea)
I cretesi praticavano l'agricoltura, la caccia e la pesca, coltivavano l'olivo, la vite, il fico.
Gli Achei fondarono colonie: a Rodi, nelle Cicladi e in Asia Minore.
Famosa nell'epopea micenea è rimasta la Guerra di Troia.
Fu guidata da re Agamennone e solo dopo 10 anni di assedio gli Achei riuscirono a distruggerla (1200 a.C.)
(La guerra di Troia è narrata nel poema epico di Omero: l'Iliade)1150 a.C. - Gli Achei indeboliti da questo conflitto, subirono l'invasione dei Dori.
Organi politici micenei sono:
1)
RE - (Autocrate = Potere assoluto)
2)
CONSIGLIO DEGLI ANZIANI - (Formato da membri di famiglie nobili - Consigliava il Re)
3)
ASSEMBLEA POPOLARE - (Costituita dagli uomini che potevano far parte dell'esercito)
Al vertice della struttura sociale vi erano i
nobili (abili combattenti).
Gli
schiavi,
agricoltori e
allevatori erano liberi ma vivevano in condizioni precarie.
Gli
artigiani,
araldi,
indovini e
guaritori vivevano meglio e prestavano la loro opera nei palazzi dei nobili.
Economia: agricoltura, lavorazione della lana e dei metalli.
XII-VIII sec. a,. C. il Medioevo grecoInvasione dorica, periodo nero (Medioevo greco). Il territorio fu diviso in tanti piccoli regni governati ciascuno da sovrani dediti alla pastorizia e alla raccolta della legna.
I Sovrani riunivano i
capi delle famiglie più importanti (
aristoi = migliori) per prendere decisioni in caso di pericolo e di guerra.
Economia: Introduzione della lavorazione del ferro, la fenicio costruzione di templi dedicati agli dei e l'alfabeto fenicio.
VIII-VI sec. a.C. Età Arcaica: le Poleis e la colonizzazione.Il potere dei Sovrani si indeboliva e gli Aristoi presero il loro posto (
aristocrazia = governo dei migliori), Platone e Aristotele li identificaranno con i saggi, i sapienti.
La
Polis (città-Stato) nacqua dall'esigenza di trovare il posto dove riunirsi e prendere decisioni governative (territori in posizioni vantaggiose per il commercio e facilmente difendibili in caso di invasioni).
La Polis era formata da un insediamento urbano (
parte alta = Acropoli dove risiedeva la classe dirigente) e da una fascia di territorio agricolo circostante (
parte bassa = Residenza del popolo).
Gli Organi principali delle Polis erano:
ASSEMBLEA RISTRETTA - Aveva il compito di decidere i temi da dibattere pubblicamente;
ASSEMBLEA PRIMARIA - Formata dai cittadini;
MAGISTRATURE - Più di una con funzioni esecutive (Gli eletti erano i cittadini più ricchi).
L'
Agorà era la piazza dove si svolgeva il mercato; i cittadini si incontravano per discutere di affari e per partecipare alle assemblee.
750-650 A.C. - Nuova colonizzazione dovuta ad un incremento della popolazione.
Le colonie fondate in Italia vengono fatte rientrare nella denominazione di Magna Grecia.
(Ellesponto-Asia Minore-Bosforo-Macedonia-Vuma-Napoli-Reggio-Messina-Milazzo-Catania-etc...)
L'EDUCAZIONE NELL'ANTICA GRECIA
La Grecia è la culla della nostra civiltà, dov'è nato il pensiero filosofico con le strutture che sono proprie ancora della nostra cultura.
Il mondo greco si configura come una società aristocratica (da dristos = il migliore), cioè dominata da coloro che eccellono per la loro aretè (virtù), intesa come possesso di qualità superiori.
E' un mondo di nobili (con regole e principi morali).
L'uomo comune non ha nessun obbligo, se non quello di servire, quindi non ha storia.
Gli antichi poemi possono essere considerati come sintesi enciclopediche del sapere, delle usanze e delle tradizioni di un popolo.
ILIADE (Omero) - Nel suo insieme è il più antico poema, prevale la guerra e l'ideale è l'eroe.
- Achille simboleggia la forza e il valore militare
ODISSEA (Omero) - Ci fa conoscere il nobile in tempo di pace, vi è rappresentata la vita di corte e di famiglia.
- Ettore simboleggia la dedizione alla patria e l'alto senso dell'onore.
- Ulisse simboleggia la sagacia.
- Nestore simboleggia la saggezza.
- Patroclo simboleggia la bontà e il senso dell'amicizia.
In tutta l'opera sono celebrati gli attributi virili del guerriero, tuttavia l'eroe rceve gloria non soltanto per la sua fierezza e ferocia, ma anche dall'essere inconsolabile per la morte dell'amico (Achille e Patroclo) e dal mostrarsi pietoso verso il nemico (Achille e Ettore).
Le virtù e le consuetudini della vita civile trovano molto più posto nell'Odissea.
Le figure femminili in genere, e non Penelope solamente, prendono notevole rilievo.
Appaiono celebrate le virtù muliebri, quali la bellezza accompagnata dal pudore, l'abilità nei lavori femminili, la compitezza nel trattare gli ospiti, l'intuito.
Penelope è il simbolo della fedeltà coniugale: essa attende paziente lo sposo, laboriosa, saggia, avveduta, destando rispetto e ammirazione.
Un segno del progresso dei tempi può essere notato anche in alcuni particolari del costume: per esempio, non soltanto i nobili, ma anche gli umili sono degni di rispetto.
Ce lo insegna la dignitosa figura del porcaro Eumeo; ce lo suggerisce il fatto che Ulisse venga accolto alla reggia di Itaca, benchè sia vestito da mendicante.
Ma c'è di più: nell'Odissea abbiamo indicazioni precise circa l'educazione di un giovane di nobile stirpe: Telemaco, figlio di Ulisse e di Penelope.
La madre è la sua prima educatrice; in mancanza dell'esempio vivo del padre, che tutti credono morto.
Penelope e i pochi fedeli amici di Ulisse non cessano di ricordare a Telemaco le eccelse qualità paterne, perchè il fanciullo si senta spronato a imitarle.
Per completare la sua educazione egli deve viaggiare, conoscere altri popoli e altri costumi.
Telemaco ci appare dapprincipio un giovinetto buono, docile, ma che ancora manca di sentimenti virili.
Per irrobustire la tempra morale, gli si pongono accanto due guide: Mente e Mentore (sotto le spoglie dei quali si cela Minerva).
Questi due consiglieri e precettori hanno il compito di prepararlo al suo nobile destino, in quanto egli sarà vendicatore, insieme col padre, delle offese arrecate alla sua casa, e futuro re del suo Paese
Le opere e i giorni del poeta
Esiodo è una delle fonte principali della cultura greca e può essere considerata un trattato pedagogico-morale, seppure in forma poetica e con l'inserimento di argomenti diversi (ambiente contadino).
Esempio:
Tratta di una lite tra Esiodo e suo fratelle Perse, un buono a niente che ha già dilapidato la sua parte di eredità e vorrebbe avere anche quella di suo fratello:
Il poema contiene anche i consigli di Esiodo (lavoro e giustizia) - Lavoro, anche se è faticoso è una necessità da accettare, chi è onesto riceve più gioia che dal godimento dei beni altrui.
Chi è giusto è protetto dagli dei, chi è ingiusto è maledetto da Zeus.
Contiene, infine, consigli pratici sull'agricoltura e sull'arte della navigazione.Le due importanti città della Grecia furono Atene e Sparta, con costituzioni diversissime e opposte concezioni educative.
SPARTA - Si configura come uno stato guerriero e quindi insensibile all'arte e alla filosofia.
Spartiati (conquistatori) che avevano costretto le popoplazione della Grecia alle condizioni di servi della gleba (
iloti).
L'educazione veniva fatta dallo Stato.
All'età di 7 anni il fanciullo veniva messo in collegio e l'educazione che gli veniva impartita era di tipo militare.
ATENE - L'educazione ateniese fu quella di un popolo libero e di una città nella quale l'evoluzione politica teneva dietro allo sviluppo pipù elevato del pensiero, dell'arte e dei costumi.
KALOS (bello) +
AGATHOS (buono) = Prestanza fisica unita alla cultura, saggezza, prudenza formano il buon cittadino.
Il metodo spartano era improntato alla massima durezza e severità.
Il bambino alla nascita veniva giudicato da una commissione di anziani (i malformati potevano venire uccisi)
I ragazzi venivano educati in prevalenza nel fisico (venivano abituati a sopportare il caldo, il freddo, la mancanza di cibo, il giaciglio duro, pesanti esercizi fisici e persino percosse).
MASTIGOFORI = Portatori di frusta.
La
musica permessa era quella che poteva eccitare lo spirito combattivo.
Le madri spartane preferivano di gran lunga che il figlio morisse in guerra piuttosto che fosse un vile (scudo = o con questo, o senza di questo).
L'educazione intellettuale era limitatissima, per questo ebbe pochi oratori.
Ebbero come caratteristica il discorso breve e conciso (
laconico = spartano) - esprimersi con poche parole.
In Atene le materie fondamentali furono la ginnastica e la musica.
Ginnastica significava, esercizio del corpo, che gli fa conseguire forza e bellezza; mentre il termine
musica aveva un significato più ampio che al giorno d'oggi, poichè comprendeva tutti i doni delle Muse, oltre alla musica, la poesia, le arti e le scienze.
L'istituto educativo era il
ginnasio (dove si praticava la ginnastica).
In seguito divenne luogo di educazione completa per il fanciullo e allora accanto al ginnasio sorse la
palestra (da pale = lotta), dove il
PEDOTRIBA (maestro di educazione fisica) insegnava il
PENTATHLON (corsa, lancio del disco, lotta, salto e pugilato).
GRAMMATISTA = Insegnava a leggere e a scrivere.
CITARISTA = Insegnava musica e danza.
A 18 anni il giovane diventava
EFEBO (Entrava a far parte della cittadinanza).
EFEBIA (2 anni) preparazione militare del cittadino, dopodichè la formazione era compiputa e il ragazzo diventava membro della Polis.
Tale educazione si chiamava umanistica ed è rimasta la base dell'educazione in tutti i tempi.
PEDAGOGO - Era la persona che accompagnava il fanciullo a scuola, gli faceva da ripetitore e praticamente lo educava dal punto di vista morale.
VI-V sec. a.C. I Tiranni Il commercio e la colonizzazione avevano diffuso un'economia monetaria che portò alla crescita nuove classi benestanti (Non avevano origine nobile).
Alcune città acquisirono una supremazia regionale: Atene in Attica, Argo nell'Argolide e Sparta in Laconia.
Nel VII sec. a.C. venne adottata la
falange oplitica (schieramento di fanti (
opliti) che avanzavano a piedi, armati di lancia e spada e protetti da scudo e corazza), i nobili cominciarono ad essere sempre meno.
I
contadini, i
poveri e gli
oppressi dai debiti con il loro malcontento favorirono l'ascesa di uomini politici di queste nuove classi, che in cambio del loro appoggio promettevano riforme.
650 a.C. (Corinto) - 510 a.C. (Atene) Il potere fu nelle mani di queste nuove classi (tiranni), imponendosi con la forza (tirannide = governo autocratico e assoluto).
V-IV sec. a.C. La Democrazia Le tirannidi rappresentarono generalmente periodi di prosperità, pace e crescita culturale.
Il popolo che si rese conto della sua forza e dell'importanza del suo appoggio alla classe dirigente e nel V sec. A.C. le tirannidi vennero sostituite da governi oligarchici (
oligarchia = governo di pochi) o democratici (
democrazia = somma del potere riconosciuta al popolo).
L'opposizione tra queste due forme di governo fu tale che la GUerra del Peloponneso (431-404 a.C.) finì per essere uno scontro tra
poleis democratiche (Atene) e
poleis oligarchico-aristocratiche (Sparta).Età Ellenistica e Tramonto PolisL'età elennistica vide il tramonto delle polis come entità politica autonoma.
Periodizzazione storica Periodizzazione filosofico/pedagogica
1) Età antica (IV millenio a.C. al 476 d. C.
1) Filosofia e pedagogia antica
2) Età medioevale (dal 476 d. C. al 1492)
2) Filosofia e pedagogia medioevale
3) Età moderna (Scoperta America 1492-1789-1815)
3) Filosofia e pedagogia umanistico rinascimentale
fine 300/prima metà 500
Gli storici - Politica non considerano importanti
4) Età contemporanea (1815 ai giorni nostri)
4) Filosofia e pedagogia moderna
5) Filosofia e pedagogia contemporanea
Età - Grande periodoORIGINI DI SPARTA E ATENE dal VII al VI sec. a.C.
V sec. a.C. - Le guerre persiane e le guerre del Peloponneso
Sparta e Atene dopo le guerre del Peloponneso SPARTA città-Stato greca, capitale della Laconia, nel Peloponneso.
Attraverso le alleanze Sparta formò nella seconda metà del VI sec. a.C., la
lega peloponnesiaca, che univa la maggior parte delle poleis della penisola con l'accezione di Argo.
FEDERAZIONE: Unione di Stati indipendenti retta da un governo centrale.
Le città alleate conservavano la loro autonomia e non pagavano tributi; avevano il solo obbligo di fornire l'esercito federale in caso dipericolo, sottostando al comando spartano.
Lo scontro con Atene per l'egemonia (preminenza assoluta) caratterizzò il V sec. a.C.: la Guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) sancì il predominio di Sparta che durò fino all'ascesa di Tebe la quale sconfisse la rivale con i generali
Pelopida ed
Epaminonda nel 364 e 361 a.C.
La popolazione di Sparta era suddivisa in tre classi:
SPARTIATI che costituivano la casta militare, godevano di diritti politici, obbligati alla vita comunitaria, con la proibizione di qualsiasi attività produttiva e del possesso personale di denaro.
La loro educazione era severa, iniziava a sette anni e terminava a trenta (fino ai 60 anni gli Spartiati dovevano sottostare agli obblighi militari).
PERIECI erano i cittadini liberi, esclusi dal servizio militare, privi dei diritti politici, si dedicavano alle attività commerciali.
ILOTI era di condizione servile, non propriamente schiavi in quanto non erano soggetti a vendita, e lavoravano le terre di proprietà degli spartiati con l'obbligo di cedere ai padroni due terzi del raccolto.
La struttura costituzionale di Sparta risale all'attività legislativa di
Licurgo (VIII-VII sec. a.C.)
Istituzionalmente il potere esecutivo era affidato a due re (
diarchia) affiancati dalla
gherusia (consiglio degli anziani) che discuteva le questioni poi sottoposte all'assemblea generale degli spartiati (
apella).
Dalla fine del sec. VI a.C. le funzioni giuridiche vennero affidate a 5
efori (ispettori) eletti dall'apella (assemblea generale degli spartiati).
Atene capitale dell'Attica, dopo una fase arcaica (antiquata) di regime monarchico, nel VIII sec. a.C. seguì un governo aristocratico, che ebbe la sua magistratura principale negli arconti.
All'inizio erano in 3 (sacerdote - capo dell'esercito - magistrato esecutivo) duravano in carica 10 anni, in seguito furono 9 e venivano eletti annualmente.
Usciti di carica diventavano membri dell'areopago (organo che vigilava gli altri magistrati e giudicava i reati di sangue).
VII-VI sec. a.C. vi furono forti tensioni sociali e crisi agrarie, tra coltivatori e aristocrazia fondiaria.
594-593 a.C- Solone, arconte intervenne a favore dei piccoli contadini: annullò i debiti e introdusse un sistema politico di tipo timocratico (basato su classi di reddito).
L'opera di Solone fu un passo verso la Democrazia, ma con Pisistrato (560 a.C.) ad Atene si sviluppò la piccola proprietà, prosperarono i commerci e si ebbe un periodo di benessere.
I suoi figli (Ippia e Ipparco) portarono in evidenza elementi di degrado nel regime tirannico, nel 510 a.C. Ipparco fu ucciso e Ippia fu espulso, fu opera di alcuni aristocratici che volevano ritornare al potere.
508-507 a.C. Clistene (arconte) con riforme radicali avviò Atene a un assetto costituzionale decisamente democratico.
499-494 a.C. La Democrazia subì un rovescio quando Atene appoggiò la rivolta delle città elleniche della Ionia, assunse un ruolo di guida per l'intera Grecia nelle due Guerre Persiane (490 e 480-479 a.C.).
477 a.C. Atene entrò a far parte della Lega delio-attica al cui interno assunse la preminenza assoluta politico-economica.
Pericle (presidente del collegio degli strateghi) fu protagonista e promotore dello sviluppo economico, politico e artistico-culturale.
431 a.C. I due sistemi, ateniese e spartano, entrarono in un rovinoso conflitto che si protrasse per 27 anni e dal quale Atene uscì sconfitta e rovinata demograficamente ed economicamente.
Per un anno fu soggetta a un regime oligarchico filospartano (i Trenta Tiranni)
IV sec. a.C. Atene riprese vigore appoggiando Tebe, ma non riesce ad opporsi al dominio macedone.
Sotto l'influenza macedone e poi sotto il dominio romano rimane un grande centro di cultura.
499 al 492 a.C. Atene e Sparta andavano consolidando il loro potere in Grecia e anche l'Impero persiano estendeva i suoi confini.
Dario I, re dei persiani, aveva il desiderio di costruire un grande impero e ottenere la supremazia di tutte le civiltà conosciute.
492 a.C. contro Atene ed Eretria spedizione punitiva.
490 al 449 a.C. ebbe inizio il conflitto tra Greci e Persiani.
490 al 481 a.C. Dario portò la guerra in Grecia, dapprima ha la meglio sottomettendo le Cicladi e la città di Eretria, ma poi a Maratona gli Ateniesi ribaltano le sorti del conflitto.
480 al 479 a.C. Seconda spedizione persiana - L'esercito persiano in Tessaglia, è sconfitto dal re spartano Pausania; mentre la flotta greca sconfigge quella persiana a Micale.
477 al 449 a.C. Fine del conflitto Atene entra a far parte della Lega delio-attica
449 a.C. Trattato di pace a opera di Callia (Pace di Callia).Edited by marî - 12/11/2017, 18:18