ALTO MEDIOEVO (dal V al IX secolo)
Invasioni barbariche, crollo dell'Impero.
Quando l'autorità civile mancò, fu la Chiesa a sostituirla e quando le scuole municipali, la cultura divenne prerogativa degli uomini di chiesa.
MONACHEISMO - Nella conservazione della cultura classica e civilizzazione dei barbari, ebbero grandi meriti le istituzioni monastiche, specialmente i Benedettini.
Oriente IV secolo - Occidente VI secolo)
All'inizio il monaco vive isolato, in seguito vive insieme ad altri e nascono le regole monastiche.
I monasteri sono autosufficienti, i monaci si dedicano alla copiatura dei testi antichi.
La più famosa istituzione fu il Monastero di Montecassino (529) il cui fondatore fu S. Benedetto da Norcia (480-547).
La regola del Monastero è il lavoro manuale, nobilitato e reso mezzo di santificazioni.
I benedettini hanno l'obbligo di saper leggere e scrivere.
OBLATI - Ragazzi offerti dalla famiglia al convento per diventare monaci
MONTECASSINO - Accoglie i figli dei patrizi romani.
Le scuole hanno bisogno di libri e alcuni di questi monaci si occupano della trascrizione, decorazione, conservazone e commento delle opere sacre e profane.
CLERO REGOLARE - Monaci
CLERO SECOLARE - Sacerdoti e Suore
Nel Medioevo l'istruzione che si salvò fu quella nelle campagne, grazie alle scuole parrocchiali.
TEOLOGIA = sapere ---> "SCIENZA" e "REGINA".
RINASCITA CAROLINGIA - Invasione dei Franchi in Italia, popolazione incolta.
Lo stesso Re Carlo era analfabeta, ma in Italia conquistato dalla cultura che vi trvò, volle essere istruito.
Istituì la SCUOLA PALATINA (residenza di corte) creata per l'istruzione dei principi, dei nobili e funzionari richiesti per amministrare l'impero.
Il pipù sapiente monaco benedettino du ALCUINO di YORK, a cui venne attribuita la distinzione delle arti (sette arti liberali):
TRIVIO = Grammatica - Dialettica - Retorica
QUADRIVIO = Aritmetica - Geometria - Musica - Astonomia.
CLERO SECOLARE delle città - Scuole vescovili o cattedrali.
Il sorgere dei Comuni venne favorito dai Vescovi e la borghesia colta ne prese la direzione.
VESCOVO - Istruzione specializzata per la preparazione del Clero (Teologia, Morale cristiana, Lettura e Commento Bibia, Trivio e Quadrivio e molta Teologia).
Oltre al Vescovo, anche Canonici o persone al di fuori esercitarono l'insegnamento.
CAVALLERIA = Figli cadetti dei nobili - Formazione del cavaliere istituzione educativa.
che porta l'ascesa politica dei mercanti e il costituirsi dei Comuni.
La Cavalleria era una speciale milizia combattente per un ideale più che per la conquista.
E' un'istituzione medievale legata al feudalesimo, dapprima con carattere guerriero.
Ma poi, con l'influenza della Chiesa, fu uno strumento di elevazione morale, posto al servizio della stessa Chiesa, della Fede, del proprio signore, della dama, dei deboli e degli oppressi.
Svolgeva un lungo tirocinio e una esucazione fisica e morale quindi la Cavalleria medievale si poteva considerare come un'istituzione educativa.
La preparazione avveniva presso il castello di un feudatario e si divideva in due periodi:
1) Dai 7 ai 14 anni il ragazzo era paggio e al servizio della castellana;
2) Dai 14 ai 21 anni il ragazzo era scudiero e seguiva il feudatario.
La sua formazione fisica veniva perfezionata con il nuoto, l'equitazione, l'esercizio delle armi e la caccia.
Riceveva, inoltre, un'educazione religiosa e morale.
Al Cavaliere veniva richiesto l'esercizio di nobili virtù, come la fedeltà, la schiettezza, il coraggio, la gentilezza e la generosità.
L'istruzione letteraria era scarsa e si limitava alla conoscenza di leggende guerresche.
Confronto fra la concezione dell'infanzia propria del mondo greco-romano e quella del Cristianesimo.
La società antica si preoccupava soprattutto della formazione del perfetto cittadino, essa vedeva nel fanciullo solo l''uomo che sarebbe diventato e non attribuiva alcuna importanza all'infanzia e alla fanciullezza.
Per il Cristianesimo, invece, non bastava formare l'uomo per la società presente, ma occorreva anche formarlo per la vita ultraterrena; non bastava che imparasse a osservare le leggi civili imposte dall'esterno, ma doveva apprendere a operare secondo coscienza.
Effetti pedagogici interessanti dei Vangeli.1) Gesù Maestro come educatore.
Le spiegazioni fatte con esempi tratti dalla vita quotidiana, per far capire i concetti spirituali profondi.
2) Saper attendere.
Non bisogna arrabbiarsi quando s'insegna, perchè verrà il momento in cui la parola ricevuta si capirà.
3) Rispetto della persona.
L'atteggiamento verso i peccatori non deve essere Nè di accusa né di condanna, perchè è il male che si deve odiare e non chi lo compie.
Bisogna rispettare la libertà della persona, sollecitandola a collaborare.
Le prime scuole cristiane.Le prime scuole cristiane furono le scuole per catecumeni, istituite per dare una preparazione a chi voleva accostarso al Sacramento del Battesimo.
La durata di questa scuola, era di tre anni,. appositi maestri erano incaricati di impartire l'istruzione religiosa necessaria, continuavano poi i Sacerdoti e per ultimo veniva il Vescovo rifinendo la preparazione.
Venivano poi le scuole catechistiche superiori per gli insegnanti e le scuole superiori di teologia per i Sacerdoti.
Cosa s'intende per Patristica e quale fu il periodo di sviluppo e perchè sorse.La Patristica è lo studio della storia e della dottrina dei Padri della Chiesa e, quindi, il periodo (sec. II - VIII) della storia del Cristianesimo durante il quale il pensiero cristiano ricevette elaborazione e sistemazione per opera dei Padri della Chiesa e degli scrittori ecclesiastici.
La Patristica è caratterizzata dalla mancanza delle distinzioni tra religione e filosofia.
E' comunemente divisa in tre periodi:
1) Dei Padri Apostolici, quegli autori ritenuti contemporanei o immediatamente successivi agli Apostoli (BARNABA - CLEMENTE ROMANO - POLICARPO - ERMA - etc.)
2) Degli Apologisti e Controversisti, che va fino al 200 circa ed è caraterizzato dalla difesa del Cristianesimo contro i suoi avevrsari pagani e gnostici.
3) Periodo sistematico (sec. IV-VIII) caratterizzato dalla formulazione dottrinale delle credenze cristiane e comprende la scuola Alessandrina (CLEMENTE ALESSANDRINO ORIGENE), quella Antiochene (LUCIANO D'ANTIOCHIA e GIOVANNI CRISOSTORNO), quella dei Cappadoci (BASILIO GREGORIO NAZIANZENO e GREGORIO DI NISSA) e quella latina (AMBROGIO, AGOSTINO, GREGORIO MAGNO).
Le opere principali di Sant'Agostino.Le principali opere di Sant'Agostino sono:
CONTRA ACADEMICOS - Dialogo composto prima di ricevere il Battesino; è contro i filosofi scettici della tarda Accademia (gli scettici asserivano che all'uomo è impossibile pervenire ad alcuna verità, quindi bisogna dubitare di tutto).
S. Agostino = Mentre dubito di tutto, non posso dubitare del mio stesso pensiero che dubita e quindi del mio stesso essere.
DE LIBERO ARBITRIO si oppone all'eresia dei pelagiani, i quali affermano che la natura umana è rimasta intatta dopo il peccato originale e l'uomo può salvarsi con le sue sole forze.
S. Agostino sostiene invece che l'uomo non può nulla da sé, se la grazia non lo soccorre.CONFESSIONI, autobiografia di S. Agostino, ad alto contenuto filosofico, compiuta nel 397.
Temi trattati nel libro sono: il problema del male e del tempo.
DE TRINITATE opera di alta teologia e filosofica.
La ragione può chiarire i termini del mistero della Trinità.
L'unità di Dio nelle tre persone può essere umanamente compresa.
In Dio vi sono i tre aspetti dell'Essere (il PADRE - creatore) del conoscere (il FIGLIO - verbo) del volere o dell'amore (lo SPIRITO SANTO) fatti persona.
LA CITTA' DI DIO è una geniale interpretazione filosofica-teologica della storia.
DE MAGISTRO sostiene che il vero maestro è interiore.
In che consiste la dottrina dell'Illuminazione di S. Agostino.S. Agostino osserva che mentre si dubita di tutto, non si può dubitare dello stesso pensiero che dubita e quindi dello stesso essere.
Dopo studi approfonditi sul problema della conoscenza giunge alla convinzione che la verità è dentro di noi.
La verità, tuttavia, non è un prodotto della coscienza; occorre una sorta di ILLUMINAZIONE (Grazia Divina) da parte di Dio, che è la verità assoluta,perhcè la coscienza possa riconoscere la verità.
La concezione antropolgica di S. Agostino.La concezione è che all'interno dell'uomo sta la verità, verità logiche, matematiche e morali che sono in noi fino dalla nascita.
Accanto alla dimensione matematica/oggettiva del tempo c'è anche una dimensione del tempo interiore e soggesttivo.
Il tempo è una misura della nostra coscienza, il PRESENTE è il reale, il PASSATO vive nella memoria, come esperienza interiore e il FUTURO vive nell'attesa dell'immaginazione.
Poi vi è il rapporto tra la grazia divina e la libertà umana e S. Agostino che è ben consapevole della debolezza umana, sostiene che l'uomo non può fare nulla da sé, se la grazia non lo soccorre.
La libertà umana, comuqnue, non viene annullata dalla grazia, anzi è messa in grado di esprimere pienamente in senso positivo.
E, infine, c'è il problema del male, secondo Agostino, sta nel considerare il male non come un'entità negativa opposta al bene, ma come privazione, cioè mancanza di bene.
Il male come privazione, merisce a tutte le creature, che non sono perfette come il Creatore e perciò limitata (MALE METAFISICO).
C'è poi il MALE FISICO, che è anch'esso deficienza di bene.
L'unico vero male, dunque, è il male morale, ma anch'esso è privazione di bene.
Il colpevole non è Dio, ma l'uomo.
Maestro umano e Maestro divino nella dottrina pedagogica agostiniana.Il vero maestro, nella dottrina pedagogica agostiniana, è quello interiore, quella luce di verità che viene da Dio e illumina la nostra mente (unico e vero maestro è Dio).
L'uomo non potrebbe acquistare nessuna conoscenza, se non possedesse in sé questo principio di verità.
L'opera del maestro umano è limitata a favorire, mediante segni, cioè parole o gesti, il riconoscimento di quella verità che già possediamo in noi.
Egli stimola alla ricerca, suscitando la curiosità e l'interesse e, interrogando, fa cosciente il discepolo dei concetti acquisiti (la verità nasce dal di dentro) anche se con l'aiuto di stimoli esterni).
Le arti del Trivio e del Quadrivio.Arti liberali secondo il sistema della Scolastica suddivise in:
TRIVIO, cioè grammatica, retorica e dialettica;
QUADRIVIO cioè aritmetica, geometria, astronomia e musica.
Insegnate soprattutto nel Medioevo in scuole ecclesiastiche ubicate presso monasteri, cattedrali e parrocchia.
Luoghi di trasmissione del sapere anche per quei laici che desideravano ricevere un'istruzione che era quasi esclusivamenteletteraria, integrata da alcune nozioni di computo ecclesiastico, necessarie per il calcolo delle ricorrenze liturgiche e da una sommaria educazione musicale, indispensabili per la formazione del Chierico.
Le scuole Claustrali e quelle Parrocchiali.Le scuole Claustrali, da claustrum, recinto chiuso o chiostro, sorgevano presso i Monasteri per l'istruzione degli oblati (ragazzi offerti dalla famiglia al convento, per diventare monaci, avevano l'obbligo di sapere leggere e scrivere).
Per le necessità culturali dei monaci e per le loro scuole occorrevano libri; ed ecco alcuni tra loro si occupavano particolarmente della trascrizione, decorazione dei codici e al commento delle opere sacre e profane.
Tutti i conventi avevano le loro biblioteche e i loro amanuensi ricopiavano i manoscritti.
Le scuole Parrocchiali servirono a dare un'istruzione a chi abitava in campagna.
In esse si istruivano nella fede i bambini battezzati, i lettori e i cantori per le funzioni religiose.
Nel 443 da disposizioni dell'autorità ecclesiastica, l'istruzione fu estesa insegnando: religione, lettura, scrittura e calcolo.
"RINASCITA CAROLINGIA"Quando Carlo Magno, Re dei Franchi, invase l'Italia fu conquistato dalla cultura classica che vi trovò volle essere istruito perchè analfabeta.
Promosse le arti e le scienze e la rinascita a nuova vita di scuole già esistenti e l'istituzione di nuove scuole.
La più celebre fu la Scuola Palatina (da palatium, residenza di corte) creata per l'istruzione dei Principi, dei Notabili e Funzionari richiesti per amministrare l'Impero.
SCUOLE VESCOVILI Il sorgere dei Comuni venne largamente favorito dai Vescovi e la borghesia colta che ne prese la direzione si era formata presso le scuole vescovili aperte ai laici.
Il Vescovo in persona impartiva un'istruzione speciale per la preparazione dei Sacerdoti.
Oltre alle arti del Trivio e Quadrivio si aggiunse lo studio della Teologia.
Con il passare del tempo non fu più soltanto il Vescovo a insegnare ma anche canonici o persone chiamate da fuori: specialmente nelle diverse discipline sacre e profane.
Edited by marî - 12/11/2017, 18:24