marî |
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| Eri mia ma non mia piccola ma non fragile gioioso musetto e dolci occhi la trottolina affettuosa di tutti
Come paladina hai lottato tra tormente d’affanni incespicando tra bocci obliati di nostalgie passate ed oggi, stremata, tra premurose stelle te ne sei andata lasciando segno profondo di silenzi e lacrime
Tra strappi di sguardi gonfi e scrosci di sale il dolore pende implacabile sul cuore minuzzoli di pensieri, tenui scivolano dalla mente e, mentre calo le ciglia accolgo la perdita
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