LE DONNE DIFFICILI, video messaggio dedicato a donne che...

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marî
view post Posted on 20/3/2012, 10:23 by: marî





La Psicologia femminile: Quello che le donne non dicono

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Seconda legge di Luigi: Le donne non parlano.

Corollari:

1. Le donne non dicono quello che vorrebbero.
2. Le donne non dicono quello che dovrebbero.
Spiegazione:

Il problema principale, nelle coppie, è la mancanza di comunicazione.

La prima cosa che mi viene in mente quando si parla di incomunicabilità è Franz Kafka, che col fatto di non riuscire a comunicare col padre, gli ha scritto una nreve lettera di oltre ottanta pagine.

E fortuna che non riusciva a comunicare.

La seconda cosa che mi viene in mente, invece, sono i “sei personaggi in cerca di autore” di mio zio Pirandello
(Eh, sono parente di Pirandello, e allora? Cos’è, solo lui può essere mezzo pazzo?).

In realtà nelle coppie c’è un serio problema di mancanza di comunicazione, per il semplice fatto che l’uomo e la donna non comunicano.

Non perchè passino il loro tempo a voltarsi le spalle, o a fissarsi languidamente nelle palle degli occhi (cose peraltro possibili e che talvolta avvengono), ma perchè quando si parlano, non riescono a comprendersi, oppure non dicono niente di utile.

Da questo punto di vista, come dagli altri, il problema non è di nessuno.

La donna, questo essere divino e alto, è straordinariamente complesso, al di sopra di ogni limite.

Se nel cervello umano i neuroni formano delle connessioni tra di loro, nelle donne formano delle trame più complesse di quelle che adornano le lenzuola che le bisnonne facevano a mano per il corredo delle figlie, qualche buon anno fa.

La complessità di trame che porta i neuroni femminili a interagire tra di loro lascia necessariamente l’uomo al di fuori dei ragionamenti che le sinapsi veicolano tramite inversioni di polarità a livello delle membrane neuronali.

Da questo punto di vista l’uomo è straordinariamente semplice: ha fame? Lo esprime in linguaggio semplice, talvota triviale.

Alcuni esempi possono essere: “tesoro, ho fame”, “amore, quando si mangia?”, “me sto a morì de fame” oppure “quanno cazzo mette a coce sti spaghettacci [bestemmia] [bestemmia]?”.

Semplice.

Banale.

La donna no.

La donna è sottile, la donna tace.

Se la donna passa con l’uomo davanti alla vetrina di una gioielleria, ed intravede un monile che la colpisce, non lo dice, ma lo pensa.

La donna non dice quello che vorrebbe, ovvero “tesorino, quel brillocco che costa tre anni di lavoro e un mezzo mutuo mi piace da impazzire… Me lo compri?”.

No, la donna è sottile, lei lo pensa.

L’uomo vede che la donna fissa il monile luccicante come un falco che in quota ha già puntato la sua preda, e non gli scolla gli occhi di dosso.

Non sbatte neanche le palpebre per non perdersi neanche un istante della visione mistica del gioiello luccicante.

E l’uomo, sebbene limitato, lo capisce, e le domanda, indicando il prezioso oggetto che riluce da dietro il vetro: “ti piace?”.

Lei accennerà un’espressione di sufficienza lasciandosi sfuggire appena un “mah, è carino…”, trattenendo dietro la rete di neuroni tutte le sue sensazioni, il suo desiderio ed anche qualunque cosa che potrebbe far lievemente intuire all’uomo la realtà dei fatti.

Se l’uomo decidesse di acquistare l’anello, la collana o quant’altro di desiderato della donna per farle una sorpresa, lei aprendo il pacchetto non esclamerebbe mai “grazie” o “che pensiero gentile” o ancora “sei un tesoro”, ovvero non dice quello che dovrebbe, ma se le sue prime parole saranno simili a “ma sei impazzito?” o “ma sei scemo?” o ancora “ma che cazzo ti dice la testa?”, addirittura prima di scoprire il contenuto del pacco regalo.

Questo è solo un esempio degli oltre mille possibili.

E la cosa buffa è che la donna, con questo genere di reazione si domanda perchè l’uomo non la capisca.

L’uomo è semplice, è binario. Funziona come un programma del computer.

La donna maschera e nasconde, ma a suo dire lancia dei segnali inconfutabili che l’uomo inspiegabilmente non capisce.

Situazione:

Lui: “Ciao, come stai?”
Lei: “Bene. Tu?”

Ecco fatto.

Lei ha appena vissuto una delle giornate più devastanti della sua vita: il gatto le si è suicidato ingoiando un pesce al mercurio, ha fatto un incidente devastando l’auto ed ha dovuto anche litigare con la persona che l’ha tamponata perchè voleva affibbiargli il torto; e dopo essere arrivata comprensibilmente tardi a scuola si è sorbita un cazziatone dal professore ed ha preso un brutto voto oppure è stata licenziata in tronco dal capo.

Come si fa a capire tutto questo?

Non avete notato come ha risposto la donna?

Era tutto chiaramente comprensibile osservando bene la risposta.

“Bene. Tu?”

Visto ora?

La n.

La n è la chiave di tutto.

Una diversa pronuncia della lettera n della parola bene, lì era scritto tutto.

Una donna l’avrebbe capito subito. Anche senza sentire la risposta alla domanda.

Perchè le donne sanno comunicare telepaticamente.

Le avanzatissime capacità cerebrali delle donne le permettono di comunicare telepaticamente mediante impulsi che solo loro però possono cogliere, perchè gli uomini non hanno le capacità extrasensoriali necessarie.

Gli uomini sono umani.

Le donne no, le donne sono di più.

Solo che non se ne rendono conto, e pretendono che gli uomini raggiungano le loro altezze intellettive, senza rendersi conto davvero di quanto non dicono.

E di quanto possa essere difficile per un comune mortale capire quello che non si dice.

Ed è normale allora che ci siano problemi di comunicazione nella coppia.

La donna non dice quello che vorrebbe.

Non dice neanche quello che dovrebbe.

E l’uomo tenta il metodo delle estrazioni del lotto.

Il problema è che i numeri che girano nell’urna sono 90, il numero giusto di ogni donna è solo uno.

E spesso, è un numero decimale illimitato non periodico, e nei 90 numeri dell’urna manco c’è.

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