L'educazione nella storia, Nella nostra infanzia c’è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l’avvenire (Graham Greene)

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marî
view post Posted on 3/6/2012, 17:24 by: marî





Critiche che Lutero mosse alla Chiesa di Roma

Secondo la nuova teologia di Lutero, che ebbe come centro la fede, attraverso la quale soltanto avviene la redenzione, il monaco tedesco si scagliò contro la Chiesa perchè in Germania nel 1517, venivano bandite speciali indulgenze, applicabili alle anime del Purgatorio, il cui ricavato doveva servire a Leone X per la fabbrica di San Pietro in Roma.

La raccolta di tali fondi dava luogo ad abusi e scandali.

Contro questi abusi insorse Lutero, facendo affiggere sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg: 95 Tesi per una discussione pubblica fra teologi sull'efficacia delle indulgenze.

Tesi dogmatiche fondamentali del Luteranesimo.

La dottrina luterana si forma sui seguenti principi:

a) Giustificazione e salvezza per mezzo della fede, non per mezzo delle opere (la fede da sola salva l'uomo e l'uomo che ha fede si salva).

L'uomo, infatti, in seguito al peccato originale, è corrotto, e, quindi incapace di operare il bene.

Ogni uomo, per salvarsi, non può ricorrere che alla sola fede in Cristo, il quale, con la sua passione, ha cancellato i peccati del mondo, e coi suoi infiniti meriti ha reso possibile la giustificazione dell'uomo dinnanzi a Dio.

Per Lutero l'uomo, corrotto dal peccato originale, è privo del LIBERO ARBITRIO (possibilità da parte dell'uomo di scegliere liberamente), ed è sottoposto alla legge della predestinazione divina (ordine stabilito da Dio riguardo al corso della vita umana).

Ci si può rendere pertanto degni della salvezza non per mezzo delle opere e delle pratiche religiose (indulgenze), ma soltanto con la fede della Grazia divina (ciò che è concesso per meriti, per preghiera, per puro dono di Dio), manifestatasi attraverso il sacrificio e la redenzione di cristo.

b) Unica fonte della verità cristiana sono le Sacre Scritture, non la Chiesa.

Questo principio è una diretta conseguenza del precedente, perchè se la fede sola giustifica, ogni cristiano ha in sé i mezzi per salvarsi e non occorre alcun intermediario tra l'uomo e Dio.

Ogni cristiano ha il diritto di interpretare direttamente e liberamente, secondo la sua coscienza, la parola di Dio.

Senza intermediario tra uomo e Dio, si nega ogni distinzine tra il clero e i laici (dottrina del sacerdozio universale dei credenti), abolendo la gerarchia ecclesiastica e le pratiche esteriori del culto; mentre i Sacramenti vengono ridotti al Battesimo e all'Eucarestia, i soli che si possano far risalire all'autorità del Vangelo.

Lutero e il Rinascimento

Hanno in comune la ricerca di un nuovo rapporto tra Dio e l'uomo, la realtà non si guarda più come a una serie di conoscenze trasmesse dalla tradizione, ma con una nuova volontà di ricerca e di indagine.

La dottrina di Lutero, umiliava la natura umana negandole la libertà del volere, si basava sull'idea della salvezza ottenuta solo attrvaerso la fede, sul rifiuto di alcuni sacramenti e sull'affermazione che fra l'uomo e Dio non vi è alcun intermediario.

Lutero, non nutriva nessuna simpatia per l'Umanesimo, perchè si trattava di un fenomeno prevalentemente latino e la Riforma era il simbolodi questa insofferenza da parte dei popoli germanici per tutto ciò che derivava dal passato.

Gli umanisti, pur condividendo il desiderio di una religione più direttamente ispirata alle Scritture, molto difficilmente erano d'accordo con la religione luterana, che tendeva a giudicare le cose dal loro lato peggiore.

L'educazione, con la riforma perde quel carattere liberale e letterario (posseduto nel Rinascimento), e acquista carattere e fini rigorosamente religiosi.

Lutero e la scuola popolare tedesca.

Lutero voleva che ogni credente fosse in grado di leggere e interpretare i libri sacri, quindi, oltre a curare l'istruzione del popolo, si preoccupò di tradurre in tedesco il testo sacro.

Promosse lo studio del latino, del greco e dell'ebraico, perchè il maggior numero possibile di persone potesse risalire alle fonte originali dei libri sacri.

Sollecitò i magistrati e i senatori delle città della Germania ad aprire delle scuole popolari a spese dello Stato, obbligatorie per tutti i cittadini e sollecitò i sudditi a mandare a scuola i propri figli.

Lutero si occupò principalmente della Scuola elementare, ponendo in prima linea l'insegnamento religioso, a pari passo col canto e con la musica, ritenuti essenziali per i loro effetti morali.

Introdusse l'insegnamento della lingua materna, lo studio del Piccolo Catechismo (per i fanciulli) e del Grande Catechismo (per i maestri).

Accanro allo spirito, volle fosse coltivato anche il corpo, riammettendo la ginnastica, la lotta e tutti quegli esercizi che accrescevano l'agilità e giovavano a conservare la salute del corpo.

Lutero si occupò anche della Scuola secondaria o umanistica, ponendo in primo piano l'insegnamento religioso.

Rilevò l'alto valore formativo delle lingue, raccomandò lo studio della sotria e delle scienze naturali e molta importanza diede alla retorica, come arte del linguaggio, che è il carattere per cui l'uomo si distingue da tutti gli animali.

Rapporto tra Riforma Cattolica e Controriforma.

La Controriforma, si svolse nel periodo che va dal 1545 fino alla metà del XVII (1600), fu un grande moto di reazione religiosa promosso dalla Chiesa di Roma contro la Riforma luterana e le altre chiese riformate.

Essa ebbe come organo:

- Il CONCILIO DI TRENTO (1545-1563) che si propose di risolvere i tre gravi problemi che interessavano allora la cristianità:

a) Il problema dell'unità (conciliazione tra cattolici e protestanti) - Nessun risultato

b) Il problema della fede (definizione dei dogmi della dottrina cattolica) - Riconfermò la validità di tutti e sette i Sacramenti - Rivalutò le opere, senza le quali non si può acquistare la salvezza - Decretò che la fonte della verità cristiana non risiede solo nelle Sacre Scritture, ma anche nella secolare tradizione interpretativa dei Padri e dei Dottori della Chiesa "alla Chiesa soltanto e non alla libera interpretazione".

c) Il problema della riforma (morale e disciplinare della Chiesa) - Il oncilio proibì il matrimonio agli Ecclesiastici - Limitò i benefici - Obbligo della visita pastorale per i Vescovi e residenza per i parroci, etc. - Istituì collegi e seminari - Pose l'obbligo di giuramento di obbedienza al Papa.

- PAOLO III riorganizzò il Tribulane dell'Inquisizione (1542), i casi più gravi venivano seguiti a Roma

- PAOLO IV fece redigere un Indice dei libri proibiti (1557)

- Furono creati nuovi ordini religiosi, che avevano oltre allo scopo contemplativo, anche quello pratico, attivo ed educativo.

Confronto tra educazione Umanistica e Controriforma.

L'educazione umanistica, a somiglianza di quella greca, può essere definita estetica, venne contraddistinta da interessi prevalentemente filologici (testo letterario riscostruito nella sua forma più vicina all'originale) e letterari e da un rinnovato studio dell'antichità classica greco-romana (Virgilio, Cicerone, etc.) finalizzato a dare un nuovo senso della vita spirituale e alla dignità della condizione umana.

L'educazione, nel periodo della Controriforma, tendeva a educare gli adulti; su ciò che riguardava la forma e i modi della vita pubblica e privata in relazione al bene e al male; venner istituiti seminari e collegi per la preparazione del Clero e venne disposto che i preti e i vescovi potessero esercitare appieno le loro funzioni di educatori.

L'educazione della Controriforma riorse al principio di autorità (comandare da una parte e ubbidire dall'altra) come garanzia per l'ordine familiare e sociale e all'esempio che chi occupava un posto elevato doveva sempre comportarsi correttamente.

La maggior parte delle congreghe che sorgevano in quel secolo si dedicavano all'insegnamento e all'educazione del popolo.

Le Istituzioni più importanti furono:

1) i BARNABITI - Fondati da S. Antonio Maria Zaccaria - 1530;

2) gli SCOLOPI - Fondati dallo spagnolo S. Giuseppe Calasanzio - 1600 - Bambini poveri e abbandonati, istruiti gratuitamente, imparavano a leggere e a scrivere e la religione;

3) i PRETI dell'ORATORIO o FILIPPINI - Fondati da S. Filippo Neri - Poveri venivano istruiti in modo elementare per il lavoro;

4) gli OBLATI - Fondati da S. Carlo Borromeo - 1578 - In Svizzera collegio per Sacerdoti e istituì delle scuole domenicali di Dottrina Cristiana, nelle quali si insegnava a leggere e a scrivere;

5) i SOMASCHI - Fondati da Gerolamo Emiliani - 1532 - Creatori degli orfanotrofi;

6) le ORSOLINE - Fondate da S. Angela Merici - 1537 - Per ragazze orfane e abbandonate;

Solamente i GESUITI rivolsero la loro attenzione alla formazione della classe dirigente delle nazioni cattoliche, cioè ai figli delle famiglie nobili e borghesi.

La Compagnia di Gesù sorse nel 1534 e fu fondata da S. Ignazio di Loyola, uomo d'armi , abituati alla rigida disciplina militare.

Nei propositi del suo fondatore la Compagnia di Gesù doveva avere uno scopo pratico, attivo ed educativo.

I Gesuiti dovevano essere una specie di milizia spirituale, destinata a convertire gli infedeli e a combattere la riforma protestante con la propagazione della fede cattolica e la ferma difesa dell'autorità papale.

L'opera pedagogica più importante della Controriforma è:

Il Trattato dell'educazione Cristiana e politica dei figlioli, scritta da Silvio Antoniano.

Principi di maggior rilievo nella RATIO STUDIORUM



(Ciò che la mente intende e comprende per mezzo dell'osservazione, riflessione e induzione - Teoria dell'edecazione mirante a determinare i fini del processo educativo e i modi più atti a conseguirli)

La Ratio Studiorum (1598) era il completo programma di studi che veniva applicato nelle scuole della Compagnia di Gesù e che serviva per la formazione dei religiosi e l'educazione dei laici (frati che non avevano ricevuto gli ordini e che svolgevano lavori manuali nel convento).

Essa si ispirava all'Umanesimo cristiano che riaffermando il valore dello spirito umano (libero arbitrio) faceva affidamento sui meriti infiniti di Dio per la salvezza dell'anima.

Il corso degli studi era diviso in gradi:

- STUDIA INFERIORA - 3 anni di grammatica (latina e greca), 1 anno di umanità (base per l'eloquenza e 1 di retorica (formava alla perfetta eloquenza)

- STUDIA SUPERIORA - 3 anni di dialettica, filosofia naturale, morale, politica; matematica, geografia, astronomia e a completamento: lo studio dei classici greci e romani

- CORSO DI TEOLOGIA - 4 anni, per chi aspirava alla carriera ecclesiastica

Il fondamento della cultura era lo studio del latino, considerato come lingua viva; modello da studiare era Cicerone.

Nella Ratio Studiorum, la didattica si proponeva di impartire un numero limitato di cognizioni, ma in maniera perfetta.

Perciò frequenti erano le ripetizioni: ogni giorno si ripeteva il programma svolto nel giorno precedente, e ogni settimana si riassumeva quello che si era studiato.

Si dava grande importanza all'esercizio della memoria e a quello della recitazione.

Il metodo seguito era indirizzato a far apprendere una sola disciplina per volta, ma in modo profondo.

Si cominciava con la praelectio, (simile al metodo universitario medioevale della "Lectio"), il maestro esponeva il contenuto del testo secondo la capacità dei discepoli.

Seguiva la ripetizione da parte degli allievi, che dovevano stare attenti, per intervenire.

Si passava alla concertatio, (simile al metodo universitario medioevavale della "Disputactio"), che era una ripetizione della materia sotto forma di disputa.

Altri momenti di studio erano le declamazioni (nelle classi di Retorica), le azioni sceniche, le accademie.

Compito quotidiano, per l'allievo, era d scrivere una breve composizione, per acquisire la padronanza dellalingua latina, che in quel periodo era tenuta nella massima considerazione; non trascurando, per questo, la lingua nazionale, che si doveva apprendere e parlare correttamente per farsi capire dai fedeli.



Edited by marî - 9/6/2012, 09:27
 
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