L'educazione nella storia, Nella nostra infanzia c’è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l’avvenire (Graham Greene)

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marî
view post Posted on 20/5/2012, 11:31 by: marî




UMANESIMO (1300-1400) - RINASCIMENTO (1500)



WELTANSCHAUUNG - Visione del mondo + Concezione di vita = Ognuno di noi ce l'ha.

L'Umanesimo e il Rinascimento non sono movimenti o epoche distinte, ma aspetti complementari della stessa realtà.

UMANESIMO

RINASCIMENTO

Movimento intellettuale che diede l'avvio alla nuova cultura

Nome dato alla civiltà culturale e artistica nata con l'umanesimo

Spirito critico nei confronti del Medioevo

Spirito costruttivo



L'aspetto più importante della nascente cultura fu la nuova concezione che si ebbe dell'uomo e la valutazione che si fece della sua personalità e delle sue attività.


Oltre a porre come centro dell'universo l'uomo, allargarono i propri orizzonti alla natura e alla scienza conducendo a nuove scoperte, in ogni campo e fornendo l'impulso ai grandi viaggi d'esplorazione.

Il termine Umanesimo ha origine dall'espressione latina humanae litterae con la quale si indica la letteratura che ha per oggetto l'uomo e la sua formazione spirituale e morale.

Humanae Litterae modelli di HUMANITAS



MEDIOEVO

RINASCIMENTO

Universalismo politico

Particolarismo politico e individualismo

Universalismo religioso

Spirito laico (rivalutazione della vita terrena)

Universalismo culturale

Culture nazionali e lingue nazionali

Teocentrismo - Concezione filosofica o teologica che pone al centro dell'esperienza umana l'esistenza relisiosa

Antropocentrismo - Teoria filosofica che considera l'universo creato in funzione dell'uomo, ilquale ne è centro e misura

Teologia (Divine Letterae) teoria

*

Latino imbarbarito

Latino classico



I mutamenti avvenuti negli ultimi secoli del Medioevo, l'emergere di nuovi ceti sociali, il diffondersi di nuove attività commerciali, il tramonto dell'Impero e la crisi della Chiesa, la formazione degli Stati nazionali in Europa e delle Signorie in Italia, corrispondevano a mutamenti della mentalità generale che si riscontravano anche nell'arte e nella cultura.

Tra la fine del 1300 e l'inizio del 1400 entrò in crisi la cultura elaborata nelle Università.

Campo architettonico - La grandiosità della Chiesa si espresse nelle basiliche romaniche e nelle cattedrali gotiche (volta ogivale, arco a sesto acuto, archi rampanti esterni).

Con il sorgere dell'Umanesimo si sentì l'esigenza di una nuova scuola; ella doveva essere intermedi tra la scuola primaria (elementare) e l'Università.

Si studiavano le arti del trivio (grammatica, retorica, dialettica) e del quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, musica) e l'insegnamento della grammatica si andava rinnovando e nascevano nuovi libri di testo.

La disciplina nelle scuole perdeva l'eccessiva durezza, pur restando improntata a una certa severità.

Le scuole umanistiche non erano frequentate solo da ricchi, ma anche dai poveri, purchè dotati di ingegno.

Gli alunni si dividevano in tre classi: Minores, Mediocres, Maiores.

I classici preferiio erano: Cicerone, Orazio, Virgilio, Platone, Aristotele; per la pedagogia Quintiliano e Plutarco; talvolta si studiavano anche i contemporanei: Dante e Petrarca.

Metodo di studio e di ricerca era quello di procedere in modo deduttivo (dall'universale al particolare).

Alla base di questo metodo vi era la lettura dei testi (lectio), da cui si sviluppava il commento dell'insegnante (sententia), che veniva discusso secondo le problematiche che suscitava (quaestio) e dalle quali venivano elaborate delle soluzioni (determinationes).

A partire dal 1400 si cominciò a discutere di un problema senza partire dalla lettura dei testi e nacque così la disputa (disputatio).

Già in età comunale cominciò a svilupparsi, accanto alla formazione retorica, teologica e giuridica, una formazione tecnico-professionale (serviva ai mercanti per imparare tecniche di calcolo, di scrittura per lettere commerciali e tutto ciò che potesse servire per amministrare meglio i loro affari).

Le autorità cittadine o i privati organizzarono nuove scuole, al termine delle quali colui che voleva intraprendere una attività commerciale doveva anche frequentare una bottega artigianle svolgendo un tirocinio pratico.


L'Umanesimo accentua il suo interesse per la natura, ma al centro dell'universo ealta l'uomo, dicendo che egli è il microcosmo (il mondo in piccolo = uomo) che riproduce in sé le caratteristiche e l'ordine del macrocosmo (il mondo in grande = natura).

I classici latini nel Medioevo erano stati studiati con l'intento di adattarli alla concezione religiosa della vita, in periodo Rinascimentale, invece, la rilettura dei classici ebbe un nuovo scopo: si cercò, prima di tutto, di restituire i testi antichi alla loro forma originaria (filologia - ricostruzione dei testi e loro esatta interpretazione), sia dal punto di vista del contenuto, dello stile e si cercò di riscoprirne i valori morali e intellettuali per poterli confrontare con quelli attuali.

I tempi moderni furono così intesi con un ritorno al passato, come una rinascita e nacque il concetto di "media età" (Medioevo) per indicare il periodo compreso tra l'età antica e quella contemporanea.

Il recupero degli antichi fu critico, in cui ci si preoccupò dello stile e della grammatica e si sentì la necessità di imitare l'esempio degli antichi; nacque così il concetto rinascimentale di imitazione (conoscenza della humanitas che è in ogni uomo attraverso lo studio e l'emulazione, seguendone l'esempio e il procedimento, delle opere dei classici).

Il centro di questi nuovi studi, indagini e scoperte furono le corti signorili dove i principi gareggiavano per avere artisti, letterati e filosofi.

Le corti signorili offrirono agli intellettuali biblioteche ricche di manoscritti e di libri stampati (alla fine del 1400 comparvero i caratteri mobili, prima in legno e poi in metallo; ogni singola lettera veniva prodotta in serie).

1437 - Biblioteca Medicea fondata a Firenze da Cosimo de' Medici;

1460 - Biblioteca Marcina a Venezia;

1484 - Biblioteca Vaticana a Roma.

I principali centri di cultura furono:



Firenze, Roma con Lorenzo Valla gran parte della filologia, Napoli, Ferrara e Milano dove operò il grande pedagogista Vittorino da Feltre.

Altro aspetto caratteristico dell'Umanesimo è il vivo senso della storia, con la convinzione che l'antico si continua a vivere nel moderno, che la storia educa il presente e insegna a imitare le virtù civili degli antichi.

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Iniziatore dell'Umanesimo fu Francesco Petrarca (1304-1374), egli sentì il legame che univa, sul piano culturale, gli uomini del presente a quelli del passato, difese la poesia e la letteratura classica non cristiana e sollecitò la lettura dei classici (il loro contenuto poteva stimolare la formazione della persenalità dei moderni).

SECRETUM fu composto dal Petrarca fra l'autunno del 1342 e l'inverno del 1343 a Valchiusa e ritoccato a Milano fra il 1353 e il 1358.

Il mio segreto è il titolo vero (l'ultimo dramma della mia vita).

L'opera è scritta in latino ed è divisa in tre libri, corrispondenti ciascuno a una delle tre giornate di colloquio che il Petrarca immagina di avere don S. Agostino alla presenza di una fulgida figura di donna, la verità.

Il tema che unisce il triplice dialogo è la meditazione cristiana della morte.

Davanti alla morte che incombe continua e inesorabile, gloria, amore, desiderio d'onore e di fama e tutta l'esistenza divengono un travaglio oscuro.

Di qui la necessità, per il Petrarca, di tendere ai beni veri che non deludono, cioè alla virtù e a Dio.

Nel PRIMO LIBRO, S. Agostino insiste dicendo che l'infelicità del Petrarca nasce dal peccato e dal peccato ci si può liberare basta volerlo.

Il Petrarca obietta che spesso ha voluto questo, senza però conseguirlo: Agostino ribatte che si tratta solo di velleità, non di volontà vera.

Nel SECONDO LIBRO, Agostino fruga nell'intimo dell'anima del poeta mettendone in luce tutti i peccati.

Si tratta dei 7 peccati capitali, secondo lo schema della morale cristiana, ma il Petrarca si scruta e si confessa sinceramente, con coraggio e con chiarezza intellettuale smonta le impalcature con le quali ciascuno cerca di mascherare le proprie colpe, dando un falso aspetto di virtù.

Il Petrarca afferma di sentire nel suo cuore qualcosa d'inappagato quando parla dell'accidia (nella morale cattolica, uno dei sette peccati capitali, consistente nell'indolenza verso la pratica del bene).

Questa è come una languida inerzia, nata dal disinganno, dalla precarietà di tutti i valori umani, della miseria della condizione umana, che sommerge l'anima.

La confessione nel TERZO LIBRO, Agostino, vuole levare dall'anima del poeta il suo amore per Laura e l'amore per la gloria, dicendogli che questi amori assorbono tutte le potenze dell'animo distogliendolo dal vero amore, quello cioè, che deve essere rivolto a Dio.

Ma se i rimproveri e i consigli del Santo sono scontati, il Petrarca difende i suoi ideali supremi e si dedicherà, con l'aiuto di Dio "al retto cammino della salute quando avrà compiuto le sue opere".

Agostino gli aveva insegnato che la verità è nell'intimo della coscienza, ed egli ricercava, attraverso un continuo e difficile dialogo con se stesso, la luce che illuminasse la sua vita.


Dopo la morte del Petrarca, la produzione poetica fu ripresa alla fine del 1400 con la pubblicazione delle opere del Poliziano e di Lorenzo il Magnifico.

A Ferrara tornò a fiorire il poema cavalleresco con l'Orlando Innamorato del Boiardo, a Napoli il Sannazaro con l'Arcadia lanciò un nuovo modello di poesia bucolica (poesia pastorale in forma di componimento poetico), a Firenze ricomparve la satira (componimento poetico che critica, con vivacità d'ingegno mista a finezza di spirito, le debolezze umane) nell'opera del Pulci: il Morgante.

OPERE IMPORTANTISSIME FURONO PRODOTTE ALL'INIZIO DEL 1500:



L'Orlando Furioso dell'Ariosto, il Principe di Machiavelli, gli Asolani del Bembo e il Cortegiano del Castiglione.

La Gioconda di Leonardo, le Veneri del Botticelli, il Giudizio Universale di Michelangelo.

In campo scientifico, la rivoluzione scientifica del 1600 e della nuova concezione del cosmo, negli studi di Leonardo, nella teoria elaborata da Copernico in cui non è la terra a essere posta al centro dell'universo ma il sole.

Da non dimenticare i viaggi per mare di uomini come: Bartolomeo Diaz, Vasco de Gama, Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci alla ricerca di nuove scoperte e di nuove avventure.

umanesimo



https://digilander.libero.it/tematicke/E_le...appe/index.html



Umanesimo è prima di tutto una nuova concezione di vita che sostituisce quella medievale.



Spirito umanistico = Concetto ottimistico della vita e della natura umana.

Medioevo = Insiste sulla vocazione soprannaturale dell'uomo.

Umanesimo = rivalorizza la vocazione terrena dell'uomo e sottolinea la sua posizione centrale nell'universo.

Cristianesimo = Ha insegnato che l'uomo è colui che getta il ponte tra il mondo e Dio.

Umanesimo e Rinascimento è un movimento culturale svoltosi tra il XIV e il XV secolo, caratterizzato dallo studio delle lingue e delle lettaratura greca e latina e quindi di tutta la civiltà classica, considerata fondamento di ogni progresso civile e spirituale dell'uomo.

Il disprezzo per la civiltà medioevale e la necessità di un rinnovamento sono tratti caratterizzanti dell'intellettuale umanista: il quale si distingue, rispetto all'intellettuale del XIII secolo, perchè sente il bisogno di sottoporre a critica le nozioni tradizionali, di verificarle per mezzo di un'analisi razionale.

Il tratto distintivo profondo del nuovo intellettuale è dunque lo spirito critico nei confronti del Medioevo.

Esso significa la rivalutazione dell'uomo e della sua possibilità di comprendere e trasformare il mondo.

Viene riaffermata, ma con maggiore consapevolezza, la concezione dell'uomo nell'universo, egli è come il microcosmo (mondo in piccolo) che riproduce in sé le caratteristiche e l'ordine del macrocosmo (mondo in grande) e qualche cosa di Dio stesso.

Questo grande rinnovamento della cultura occidentale, che si suole distinguere, corrispondentemente ai suoi aspetti letterali, artistici e religiosi con il nome di UMANESIMO-RINASCIMENTO e RIFORMA, ha come elemento comune la ricerca nel passato dei modelli perfetti sui quali basarsi per far riconoscere quel mondo ideale che il Medioevo inteso polemicamente come un periodo di oscura barbarie aveva distrutto o deturpato.

Nelle arti figurative questa nuova visione del mondo si esprime in una nuova concezione dello spazio e dell'esigenza che questo possa definirsi razionalmente e misurarsi matematicamente attraverso la ricerca prospettica; assume pari importanza, a questa nuova concezione dello spazio, il recupero del mondo classico con i suoi ideali di armonia, misura ed equilibrio, è un modo nuovo di guardare alla natura.

Nelle arti figurative, inoltre, si guarda con occhio nuovo alla classicità, preferendo all'imitazione l'interpretazione dei valori di armonia, misura ed equilibrio.

La figura stessa dell'artista acquista una nuova dignità poichè nell'intento di superare i legami che possono costituire impedimento allo svolgersi della sua fantasia, gli viene riconosciuta una maggiore libertà creativa ed una più ampia autonomia.

La DIGNITAS HOMINIS è la rivalutazione delle capacità dell'uomo, proprio nel fatto che Dio non gli ha dato una natura definita, come alle altre creature può degenerare nelle cose inferiori oppure rigenerarsi nelle cose superiori.

Le HUMANE LITTERAE sono materie letterarie, in quanto formative dell'uomo perchè l'uomo si esprime con la parola per comunicare con gli altri.

La scuola che permetteva questi studi, era una scuola nuova, doveva essere intermedia tra la scuola primaria e l'Università integrando gli studi primari e di preparazione a quelli per la facoltà delle arti (lettere e filosofia oggi).

Veniva rinnovato anche lo studio delle arti del Trivio (gramattica, dialettica e retorica) e del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia), la scuola, inoltre, si rifaceva al latino classico e gli autori classici si dovevano leggere nei testi originali.

Nelle scuole la disciplina perdeva l'eccessiva durezza, our restando improntata ad una certa severità e venivano frequentate sia da ricchi che da poveri purchè dotati di ingegno.

Le classi della scuole umanistiche o scuole di mezzo erano articolate nel modo seguente:

MINORES - MEDIOCRES - MAIORES dove si imparava la grammatica latina e greca con esercizi di scrittura e lettura, sino agli studi di retorica.



I classici preferiti erano:

CICERONE MARCO TULLIO (106-43 a.C.) - Oratore

ORAZIO FLACCO QUINTO (55-8 a.C.) - Poeta latino

VIRGILIO MORONE PUBLIO (70-19 a.C.) - Poeta latino

PLATONE (428 a.C.) - Filosofo (fondò l'Accademia)

ARISTOTELE (384 a.C.) - Filosofo (fondò il Liceo)

Per la pedagogia invece:

QUINTILLANO MARCO FABIO (35-96 a.C.) - Scrittore e Rettore

PLUTARCO (50-120 a.C.) - Storico - Biografo

I contemporanei sono:

DANTE ALIGHIERI (1265-132)

PETRARCA FRANCESCO (1304-1374)



Vittorino da Feltre era un educatore noto e la passione per l'insegnamento lo spinse a dar vita a esperimenti educativi come quello di una scuola convitto a Padova, per gli studenti lontani dalla famiglia.

L'occasione della sua vita arrivò quando il principe Gian Francesco Gonzaga lo chiamò per affidargli l'educazione dei suoi figli e gli mise a disposizione una casa fuori città che lui chiamò Gioiosa.

Ma la cosa più importante fu che il Principe gli concesse carta bianca sul percorso da seguire per l'educazione dei suoi eredi.

Come uomo era estremamente frugale, attivo e instancabile nel lavoro e nelle opere di carità verso il prossimo.

Dopo aver studiato le caratteristiche dei ragazzi affidategli decise di eliminare tutte le agiatezze, sorvegliò la loro dieta e ne curò il fisico, coltivando nel frattempo l'animo e l'intelligenza.

Gli studi erano soprattutto letterari, ma non erano escluse l'aritmetica, la geometria e la musica, che era molto curata.

Negli studi letterari le parole venivano spiegate e interpretate (grammatica) i poeti venivano studiati e poi esposti (letteratura) la storia veniva imparata per poi essere recitata a regola (storia e retorica) e dopo avere imparato tutto questo, integrato da una buona conoscenza della matematica, si poteva passare agli studi di filosofia oppure agli studi di medicina, giurisprudenza e teologia.

Ma la giornata alla Casa Gioiosa non era fatta di solo studio ma si partecipava ad attività ricreative con molto esercizio fisico e persino esercitazioni militari.

Il maestro manteneva la disciplina tra i giovani, spesso rimproverandoli.

La castigata vita di Vittorino da Feltre era d'esempio per i suoi allievi, ogni giorno veniva celebrata la Santa Messa e i ragazzi venivano invitati a unirsi nella recita dell?ufficio della Madonna.

Il pensiero educativo di Leon Battista Alberti comprendeva:

EDUCAZIONE DEL CARATTERE

EDUCAZIONE DELLA MENTE

ESERCITARE IL CORPO

Il ragazzo deve essere capace di affrontare le difficoltà e di farsi creatore del proprio destino

I ragazzi devono sempre essere tenuti in attività, impegnandoli anche in compiti difficili e lodandoli dove serve

L'esercizio fisico giova molto perchè è un bene per i giovani abituarsi presto a sopportare le fatiche



Per l'Alberti la famiglia resta il punto principale per l'educazione del ragazzo, i genitori devono studiare bene le attitudini dei figli e indirizzarli.

L'uomo ideale è colto, ma nello stesso tempo attivo nella società e buon amministratore dei beni familiari.

E' più forte la fortuna (cieco fato) o la virtù (valore intrinseco dell'uomo)?

Nulla può la cattiva sorte, se noi, con la nostra debolezza, non le aprimo la strada.

La virtù, invece, può vincere la fortuna.



Educazione meno teorica e più pratica.

L'educazione deve preparare alla vita nella società nuova, densa di traffici e iniziative.

Edited by marî - 12/11/2017, 18:27
 
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