MI RACCONTI UNA STORIA?

Polly era una pappagallina molto biricchina che viveva nella grande voliera dello zoo.
Ogni mattina, il guardiano le portava chicchi di grano e semi di girasole freschi, due mele rosse e una manciata di noccioline.
Polly, però, era un uccello irrwquieto, ed era decisa a fuggire!
Un giorno, proprio quando il guardiano aprì la porta della gabbia, Polly volò via, starnazzando allegramente.
"Torna indietro subito!" gridava il povero guardiano.

"Ho già abbastanza cose da fare, questa mattina, senza dover rincorrere anche te!"
Proprio in quel momento, ecco apparire il gatto dello zoo.
Bene, pensò tra sè, se il guardiano non ha tempo per prendere quello stupido uccello...io invece si!
Detto ciò, si avventò contro Polly, intenta a svolazzare sul prato.
"Aiuto!" gridò Polly volando in fretta nella sua gabbia.
"Penso anch'io che lì starai più al sicuro", disse il guardiano che aveva assistito alla scena."
"Ma ora, Polly, per favore stai buona!"

OCCHIBLU'

Occhiblù era un micetto nero molto felice.
Però desiderava un amico, più di ogni altra cosa.
Un giorno, il suo desiderio si avverò.
Una bimba, di nome Giulia, aprì un pacchetto regalo e dentro c'era proprio...Occhiblù!
Il gattino, dunque, aveva subito trovato una casa.
Il suo angolino preferito era il cestino con i gomitoli e gli aghi da maglia, accanto alla finestra.
Un giorno Occhiblù ebbe l'impressione che la lana del cestino diminuisse sempre di più, e ben presto l'angolino favorito di Occhiblù non fu più confortevole!
Immaginate come rimase male il gattino, quando si accorse che nel cestello non c'era più un solo filo di lana!
Il povero Occhblù prese a piangere e a disperarsi.
"Voglio indietro il mio bel lettino!" diceva.
La tristezza del micetto, però, non durò a lungo.
Infatti Giulia, la sua brava padroncina, aveva usato tutta la lana per confezionare una graziosa, piccola coperta per il suo micino!
Perciò, Occhiblù potè di nuovo accoccolarsi nel suo angolo prediletto.
"Oh, com'è bello avere un'amica!" pensava il micetto.

"Ora posso tenere d'occhio tutti e tre i miei piccoli nello stesso tempo!".

Una mattina, Bonny vide un manifesto che annunziava una fiera.

"Devo andarci subito!" pensò.

Prima però di recarsi laggiù alla festa, Bonny corse a casa per abbigliarsi da fantino!

"Sono quasi pronta!" disse.

In men che non si dica si era vestita di tutto punto e sembrava proprio fosse un vero fantino!

Alcuni passanti rimasero sorpresi nel vedere una ragazzina vestita in quel modo.

"Dove stai andando, Bonny?" le chiese un amico.

"Vado a una fiera!" rispose Bonny.

Ben presto fu tutto chiaro: Bonny corse verso la giostra e balzò in sella a un cavallino di legno.

"Hop! Hop! Vola!" diceva la bimba gongolando, mentre la giostra girava.

Alla mattina, quando mi sveglio, mi piace tanto stare ancora un pò ranicchiata sotto le coperte al calduccio!

Però, so già che Tommy non mi lascerà in pace.

"Avanti, alzati, pigrona!" mi grida all'orecchio.

Poi balza sul mio letto, urlando:

"Dai, giochiamo, alzati!".

Un giorno gli ho detto:

"Per favore, Tommy, vai via e lasciami dormire ancora un poco!.

Ma lui, niente.



Proprio in quel momento, ho visto il suo libro di storie ai piedi del letto e l'ho aperto.

"Avanti," gli ho detto "salta nel letto e infilati sotto le coperte. Ti leggerò una sstoria!"

Così ho potuto rimanere tranquilla, nel mio lettino comodo e caldo, e Tommy è stato lì, buono buono.

Tutti e due eravamo davvero felici!

Tommy odia farsi lavare i capelli, alla sera.

Dovreste sentire il baccano che fa!

E poi si divincola tutto, braccia e gambe, proprio come una piovra!

Una sera mi è venuta un'idea geniale.

Sono andata a prendere Giannetta, la mia bambola, e ho versato un po' di shampoo di Tommy in una bottiglietta.

Io lavavo i capelli a Tommy, mentre mio fratello lavava quelli di Giannetta.

Si è completamente scordato di frignare.

Poi ho preso un bell'asciugamano spugnoso, per asciugare i capelli a tutti e due.

Presto entrambi furono asciutti e potei metterli a dormire.

Stavano proprio bene, Tommy e Giannetta, così belli e puliti.

"Visto che siete stati tanto bravi tutti e due," ho detto loro "vi leggerò una bella storiella, dal vostro libro delle fiabe della buona notte!"

(da 365 fiabe e storie della Buona Notte)